Gianluca Vacchi assolto dall’accusa di bancarotta fraudolenta nel processo sul crac Parmalat. Ecco tutti i dettagli della vicenda.
ROMA – Gianluca Vacchi assolto dall’accusa di bancarotta fraudolenta in uno dei filoni riguardanti il crac Parmalat. Come riportato da La Repubblica, la Procura per l’imprenditore aveva chiesto una condanna a quattro anni e sei mesi per l’operazione Last Minute Tour e quindi la cessione al gruppo di Calisto Tanzi per 29 milioni di euro.
Una cifra considerata dai magistrati considerata molto alta, ma alla fine si è deciso di assolverlo perché il fatto non sussiste. Una sentenza che potrebbe chiudere definitivamente questa vicenda a 20 anni di distanza.
Il processo
Il processo, come riferito dal quotidiano italiano, è iniziato subito dopo il fallimento della Parmalat. In un primo momento, Vacchi era stato condannato a tre anni e sei mesi. La Corte d’Appello di Bologna, però, nel 2014 ha deciso di annullare la sentenza perché il fatto che ha portato alla condanna era diverso da quello contestato.
Una decisione che ha riaperto il percorso giudiziario e, a 20 anni dalla cessione delle quote di maggioranza dell’azienda, ha portato all’assoluzione dell’imprenditore perché il fatto non sussiste. Si chiude definitivamente, quindi, una vicenda durata per oltre un decennio.
I legali di Gianluca Vacchi: “La sentenza riconosce la sua onestà professionale”
La sentenza è stata commentata anche dai legali di Gianluca Vacchi. “Questo lungo processo dà atto al mio assistito della sua assoluta onestà professionale ed estraneità dalle vicende riguardanti il crac Parmalat – ha precisato Guido Magnisi – ma anche riconosce all’invenzione di Last Minute Tour la capacità di un imprenditore genialmente estroso […]“.
La vicenda, quindi, si chiude definitivamente con l’assoluzione dell’imprenditore. Una notizia sicuramente accolta con molta soddisfazione da parte di Vacchi, pronto in futuro a continuare la sua attività sia in Italia che all’estero.